Descrizione
In queste 30 ore cercheremo di arrivare ad una maggior  consapevolezza del Respiro, iniziando a capire e controllare le diverse modalità di respirazione e, attraverso un percorso di gestione del respiro comprenderemo come usarlo a nostro vantaggio.
–Â Le lezioni comprendono esercizi collettivi e individuali, momenti teorici e lavoro su monologhi
– Ogni partecipante lavorerà su un breve monologo (massimo 1 minuto) di un autore teatrale italiano o straniero di chiara fama (no dialetti)
– I monologhi saranno proposti dai partecipanti o suggeriti dall’insegnante in base alle caratteristiche dei singoli
Nel linguaggio dei teatranti, dei critici o del pubblico più attento si usa dire da sempre dell’Attore…
“Ha il respiro della parte/Non ha il respiro della parte” e l’attore stesso “Cerco il respiro della parte/Sento di non avere ancora il respiro della parte/Comincio ad avere il respiro della parte”… e i registi spesso agli attori “Non hai ancora il respiro della parte/Stai conquistando finalmente il respiro della parte”;
ma che cos’è esattamente “Il respiro della parte”?
Quella sensazione che ha l’attore di una certa sicurezza, di un certo agio, di uno stato che gli permette di non pensare più e di stare nel momento, in ogni momento, nella “parte”, quell’equilibrio tra controllo e abbandono, un ideale a cui tendere…
Per gli attori professionisti è un lungo percorso di studio e lavoro che non finisce mai. Per chi pratica il teatro in altri ambiti come quello laboratoriale spesso è un problema che viene messo in luce dagli insegnanti o è una sensazione di disagio a cui spesso non si sa dare un nome.
Questo Workshop è dedicato a chi si avvicina al teatro con la pratica di laboratorio e non ha – o non ha ancora – una formazione di base professionale e pone l’attenzione sul problema del respiro, sui molti aspetti della respirazione.
Il primo respiro alla nascita segna l’inizio della nostra vita fisica e non respirare più, l’ultimo respiro, ne segnala la fine. La respirazione è una funzione involontaria che può essere anche resa volontaria e può essere controllata.
La respirazione è legata a tutte le funzioni del corpo, a tutti gli stati psicofisici ed emotivi, alla salute, all’agire, al parlare. La respirazione influenza tutte le nostre funzioni e i nostri stati e in modo scambievole, al contrario, ne è influenzata.
Spesso respiriamo male anche nella vita, tensioni, cattive abitudini, poca o nessuna consapevolezza del respiro e se ci avviciniamo alla recitazione scopriamo che anche il nostro personaggio respira e non è affatto detto che nella sua vita scenica respiri come noi… ma in scena ci siamo noi a respirare, l’attore e il personaggio.
PERCORSI DI LAVOROÂ
- Respirazione, rilassamento, concentrazioneÂ
- Respirazione involontaria e volontaria- consapevolezza del respiro- diversi tipi di respirazione – diaframma – vizi respiratori, blocchi, posture – ritmi respiratori – parossismi della respirazione – ridere, piangere, gridare, sussurrare
- Emissione, respiro, parola
- Costruire, sostenere, articolare, variare partiture di respirazione nell’azione fisica e vocale
- Il respiro del silenzio, della pausa, dell’immobilitÃ
- Apnee
- L’intenzione – respirazione e intenzione – respirazione e sottotesto
- Esercitazioni su testo
I partecipanti sono invitati a portare con sé abiti da training, scarpette da mimo o da ritmo o calzettoni antiscivolo, un materassino da yoga, un quaderno, una penna, una matita di legno, i testi su cui lavorano.